10 Ottobre 2007

A PROPOSITO DI QUEGLI INCENTIVI NON DOVUTI

Il Sindaco : "E' tutto a posto"

Interveniamo sulla vicenda degli incentivi economici attribuiti illegalmente dal dirigente del Servizio Opere Pubbliche del Comune ad un suo dipendente per i lavori effettuati presso la Sede distaccata del Tribunale a Palazzo Carotti. Sulla vicenda, visto che è in corso una indagine della Magistratura, lo stesso Augusto Melappioni ha espresso, nei giorni scorsi, la necessità che i responsabili politici facciano chiarezza. Il Sindaco ha risposto che le somme sono già state recuperate ... e che è tutto a posto.
L'avevamo segnalato sette mesi fa, con una mozione portata in Consiglio Comunale dal nostro consigliere Marco Cercaci ... e adesso il fatto viene a galla. Ma dove erano allora il Sindaco e i massimi funzionari dell'Ente? Non c'è da stare tranquilli; altro che "è tutto a posto". Il fatto che il pronunciamento congiunto di Segretario e Direttore sia scaturito dopo l'intervento della Magistratura e comunque molto dopo le richieste di chiarezza che dall'esterno ci sono state, fornisce argomento di riflessione.

Il fatto che le magagne le debba scoprire la magistratura e la polizia significa che siamo di fronte ad una Amministrazione e ad un sistema politico incapace di correggere da solo i propri errori (e poteva, c'era stata la mozione Cercaci....); è un sistema che non dà fiducia e garanzie.

Il fatto che si minimizzi sull'importo della cifra è un brutto segno: non si percepisce che la cosa grave agli occhi di un cittadino è che si possono fare favoritismi, violare regolamenti, far cessare la certezza delle norme uguali per tutti i lavoratori del Comune (e per tutti i cittadini) senza che nessuno dei tanti, deputati a controllare, abbia detto o potuto dire qualcosa.

Ancor più grave è la sensazione di impermeabilità, di senso di impunità da parte dei politici responsabili: si poteva e doveva chiedere scusa, ringraziare l'autore dell'osservazione e della mozione in Consiglio Comunale, per aver aiutato il Comune ad evitare un illecito, operare facendo pagare i colpevoli (non coprendoli con l'argomento della buona fede). Invece sembra che la maggiore preoccupazione sia di nascondere il fatto, di non far parlare troppo la gente.... E' tutto a posto.

Abbiamo ragioni per credere che questa vicenda non si sia conclusa, nè abbiamo la garanzia che l'Amministrazione ne abbia tratto i giusti insegnamenti. Noi, in quanto cittadini, non abbiamo la sicurezza che di cose similari non ne siano successe altre o che non possano succederne di nuove.